4. il plotone di esecuzione, formato da otto sodati disposti su due file e comandati da un maresciallo, sparava a comando
sui condannati;
5. lo stesso maresciallo poi finiva i moribondi con un colpo di pistola alla nuca.
Tutti affrontarono il plotone di esecuzione con Dignità ed Onore e con l'Orgoglio di essere Ufficiali italiani.
Tutti morirono al grido "Viva l'Italia".
Con quegli Uomini valorosi cadde, ma non fu presa dalle mani insaguinate del nemico, la Bandiera di Guerra del 129°, che alla partenza da Borsh fu divisa in parti uguali, tutte gelosamente custodite dgli Ufficiali del Reparto, col giuramento di ricomporla in Patria.
Terminato l'orrendo massacro il plotone tedesco si allontnò dal luogo del delitto mentre un temporale impressionante si scatenva sulla zona. Così descirve la scena padre Scannagatta "Sembra che la natura stessa frema al cospetto di tanta iniquità... ed i grandi platani sembrano piegare le loro frondi quasi per nascondere, con gesto pietoso, agli occhi dei mortali, la visione di tale scempio."
Nemmeno la sepoltura fu loro concessa. Solo successivamente, a distanza di diversi giorni, le salme furono ricomposte in tre fosse comuni, due rettangolari, ed un approssimativamente triangolari dagli abitanti del luogo.
A "Trento" è stato eretto un monumento di bronzo in onore dei militari caduti della Perugia. Il monumento, realizzato dallo scultore Silvio Monfini, rappresenta un giovane soldato romano che, sorretto dalla sua arma, tenta di rialzarsi. Sul basamento sono incisi i nomi dei Caduti.
Per l'eroico tentativo del Colonnello Lanza e del Tenente Colonnello Cirino, atto nobilissimo di Comandanti e di Padri, perchè come tali li ritenevano i giovani Ufficiali, questi due Uomini furono decorati con la Medaglia d'Oro al Valore Militare. Analoga ricompensa fu concessa al Sottotenente Betti che non volle sottrarsi al martirio nonostante d'arma non combattente. Tutti gli altri Ufficiali per l'eroico grido "Viva l'Italia" furono decorati con la Medaglia d'Argento al Valore Miltare.
Unico Ufficiale a non essere decorato risulta essere il Ten. Faraglia Ubaldo in quanto pare si sia dato alla fuga e sia stato colpito alle spalle dai tedeschi mentre cercava di sottrarsi al suo destino. Su tale circostanza mi riservo di effettuare ulteriori accertamenti e di fornire maggiori chiarimenti.